Il Piave mormorava

Un fiume di vino, che parte dal Borgo Malanotte e arriva fino a lambire la laguna veneta.
Fuori dal tempo
Il comune di Vazzola merita una sosta presso l’antico Borgo Malanotte, il piccolo abitato che fu teatro di storici avvenimenti durante la Grande Guerra e che oggi è il simbolo dell’omonima DOCG. Sono i luoghi cari alla famiglia Bonotto, da secoli legata alla vita rurale di questa pianura del Veneto Orientale, tanto che visitando la loro corte agricola di Bonotto delle Tezze si ha la sensazione di andare a ritroso nel tempo. All’interno del classico brolo veneto sono collocate la barchessa, la casa padronale, il vecchio granaio, ora divenuto fruttaio per l’appassimento delle uve, e la cantina. Dall’ampia gamma di vini dell’azienda si possono assaggiare inoltre il Manzoni Bianco Novalis, il Raboso del Piave Potestà e il Malanotte del Piave.

La casa del Doge
Si procede poi fino a Salgareda, in località Campo di Pietra, per fermarsi alla cantina Ornella Molon, un complesso rurale in cui spicca l’elegante villa seicentesca che fu la residenza di campagna del Doge Giustinan. Insieme alle due barchesse, alla cantina e alla bottega per la vendita dei vini e dei prodotti tipici, vi è anche un piccolo museo della civiltà contadina. La famiglia Traverso, insediatasi qui nei primi anni ’80, offre oggi ai visitatori un’ospitalità molto attenta attraverso visite guidate, degustazioni e abbinamenti con i piatti dell’attigua Osteria Molon. Gustando la cucina locale nell’atmosfera rilassata e cordiale dell’osteria si possono assaggiare il Piave Malanotte, il Rosso di Villa e il Passito Bianco di Ornella. 

Tra il Livenza e il Tagliamento
Si riprende il viaggio diretti a est verso l’area del Lison, e lungo la strada che porta ad Annone Veneto si arriva a Corbolone, piccola frazione di San Stino di Livenza, per fare tappa alla Tenuta Mosole. Si accede al rustico percorrendo un lungo stradone alberato, circondati dal paesaggio tipico dell’entroterra veneziano, quello del lembo più orientale compreso tra i fiumi Livenza e Tagliamento, in prossimità del confine con il Friuli. Nella taverna dalla famiglia Mosole, mentre su alcune delle etichette sfilano le immagini legate alla città lagunare, si possono degustare vini come il Lison Eleo, il Rosso Hora Sexta e il Passito Ad Nonam.

I vigneti della Serenissima
Ci si sposta successivamente a Pramaggiore, all’interno dell’area di produzione più antica della denominazione, quella del Lison Classico. Lungo il fiume Loncon, a pochi passi dal Museo Etnografico del vecchio Mulino di Belfiore, è situata l’azienda Borgo Stajnbech. Fondata negli anni ‘80 dai coniugi Giuliano Valent e Adriana Marinatto, la cantina sorge tra i vigneti che un tempo furono della Serenissima. Seduti tra i tavoli dell’accogliente stanza con il camino, ecco alcuni dei vini da assaggiare: Lison Classico 150, Sauvignon Bosco della Donna, Stajnbech Bianco Chardonnay. 

Finalmente in Laguna
Diretti verso il litorale, si raggiunge infine la cantina La Frassina. L’azienda agricola si sviluppa sui terreni che furono oggetto di un’opera di bonifica privata nella prima metà del ‘900, ed è collocata ai margini della splendida area naturalistica protetta della Laguna di Caorle. La vicinanza del mare qui si sente anche nel profilo sensoriale dei vini, dotati tutti di un incisivo corredo salino. Nell’ariosa sala con le ampie vetrate si possono degustare i loro Lison, Chardonnay e Ghebo.
Associazione Italiana Sommelier Veneto
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